Dimostrare quello che si dice
Pubblicato da Marco il 11 Gen 2015 alle 19:48

Articolo: Dimostrare quello che si dice
La pranoterapia si divide in quattro branche, un bravo terapeuta dovrebbe conoscerle tutte e quattro.

La pranoterapia con canalizzazione medianica significa che per poter far uscire l’energia della prano io ho la convinzione piena che esce da me ma guidata da lassù.

Quindi io sono soltanto uno strumento, un canale.

In questo campo questo, dimostra che il pranoterapeuta non è sicuro di se stesso e che ha bisogno di umiliarsi verso il prossimo.

Seconda cosa vorrei chiedere al pranoterapeuta che usa questo tipo di pranoterapia di dimostrarmi quello che dice, ossia presentarmi il suo angelo che lo accompagna, così che io possa parlargli a quattr’occhi, presentarmi quello che tramite di lui lavora.

Quando io vedrò con i miei occhi forse crederò che non è solo una convinzione del pranoterapeuta ma una realtà.

Il pranoterapeuta deve pensare sempre che il suo corpo é l’unica cosa che ha su questa terra che può mettere a disposizione delle persone con limiti giudizi e critiche.

Io ho partecipato a tante messe in cui dicono che c’è la discesa dello spirito Santo, peró in queste funzioni vedevo gente cadere, vedevo gente svenire ma lo spirito Santo in persona non l’ho mai visto. Ho partecipato a dei riti cristiani come la cresima nel quale il vescovo in persona criticava il pranoterapeuta dicendo che era soltanto un ciarlatano, però affermava che nella sua funzione c’era la discesa dello spirito Santo che entrava in lui.

Io ero presente ma lo spirito Santo non l’ho visto né scendere né entrare in lui.

Con questi esempi voglio far capire al mondo e ai pranoterapeuti che la miglior cosa da fare é quella di mantenersi se stessi e in umiltà, e che l’unico che rischia di accumulare le tossine degli altri é lui stesso, e che l’energia che lui emana é la sua.

Ciao a tutti ricordate sempre quello che dico non è legge ma soltanto delle favole di un pranoterapeuta sulla prima branca della pranoterapia. Scriverò un’altra volta sulle altre. Ciao a tutti e grazie delle vostre frequenti domande e del vostro interesse.

Ciao a presto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io ero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SEZIONE COMMENTI

18 risposte a “Dimostrare quello che si dice”

  1. celio ha detto:

    Umiliarsi e stare in umiltà, due caratteristiche che difficilmente vanno di pari passo con la religione e l’arte che ne fa della sua diffusione l’uomo. La spettacolarizzazione oggi è il maggior metodo di diffusione delle notizie e gli uomini di fede non si distinguono da questo.

  2. Christian ha detto:

    Caro Marco.
    Ho letto il tuo interessante articolo.
    Mi ha incuriosito molto, la distinzione in 4 branche della pranoterapia: non ero a conoscenza del fatto che la
    pranoterapia, avesse più tipologie.
    Sicuramente, il fatto di poter donare “energia positiva” non propria, a chi ne ha bisogno, non può essere vista di buon occhio da chi fa parte della Chiesa; una persona, che non fa parte e non è stata “addestrata” dall’élite della Chiesa, come può essere in grado di fare questo? Come può essere in grado di creare un collegamento con “quelli di lassù”?
    Il prelato ed i porporati sanno, che persone con questi “doni e doti”, sicuramente possono creare problemi; i “seguaci”, si potrebbero allontanare, perdere la fede ed affidare tutto se stessi a questi “guaritori esoterici”.
    Una battuta in conclusione:
    Che l’allontanamento di fedeli, potrebbe intaccare gli introiti attorno alle richieste di grazie:
    quante candele e lumini accesi in meno!

  3. alberto ha detto:

    Certo che affermare senza dimostrare è molto facile tutto viene ridotto a mera fede come per le religioni. Tuttavia non ho ben capito se tu affermi che questa branca della prano non esiste assolutamente o, pur accettando la sua possibile esistenza, semplicemente affermi di non averne mai avuto dimostrazione da nessuno.
    PS: Strana frase persa nel bianco della pagina….”Io ero In questo “. Ha un senso?

  4. Eleonora ha detto:

    Ciao Marco, favola o legge ciò che emerge dalla tua esperienza è che è necessaria l’umiltà e il rispetto del proprio corpo. Cosa intendi con “umiliarsi verso il prossimo”? Cosa significa che nel pranoterapeuta “l’energia che lui emana è la sua”? quindi rischia anche di perderla? Ma non può mantenerla rimanendo nell’umiltà e caricandosi di serenità? Inoltre in questa branca come fa a fluire la sua energia se come spieghi, lui non è sicuro di se stesso? Grazie Marco a presto

  5. veronica ha detto:

    Ciao Marco,
    volevo chiederti se per poter effettuare la pranoterapia con canalizzazione medianica, che tipo di formazione deve avere un pranoterapeuta? L’ Angelo col quale viene in contatto, è legato alla persona alla quale passa le mani ? Se cosi fosse potremmo riuscire a capire se è vero ciò che dice di saper fare. Ma se cosi non fosse, come faccio a capire se ho davanti un ciarlatano? Grazie mille!

  6. MariaSole ha detto:

    Ciao Marco,
    la pranoterapia è per persone serie, non ciarlatani, quello che scrivi e come lo scrivi te lo trasmette. Mi ha colpito molto il concetto che solo colui che ama se stesso ed il proprio corpo reso umile può aiutare sinceramente qualcun altro, perchè solo chi si rispetta può a sua volta rispettare e voler proteggere se stesso pur facendo del bene, perchè di questo credo che si tratti alla fine, utilizzare tutto ciò che ci è stato donato, per donare a nostra volta.
    Come può una persona che ha bisogno d’aiuto capire che chi ha di fronte ha la giusta conoscenza per poterlo aiutare veramente senza dargli false speranze? Penso che leggendo i tuoi articoli si incominci ad intravedere la differenza tra la maschera e la realtà.

  7. Manuel ha detto:

    Ciao Marco, quando dici che un bravo terapeuta dovrebbe conoscere tutte e 4 le branche, con “conoscere” intendi proprio il saperle praticare? Perché allora se così fosse ogni terapeuta per essere completo dovrebbe compiere un percorso che lo porti a conoscere il proprio angelo qual ora ce l’ abbia. Se il pranoteraputa opera realmente come tramite dall’alto anche in questo caso l’energia che emana è solo la sua e lo stesso vale per l’accumulo delle tossine? nel senso il praticare con la pranoterapia medianica non ti schema in alcun modo?
    Un’altra cosa, quando parli di messe dove si dice ci sia la discesa dello spirito santo, oltre a cadere e svenire c’è anche chi prega in lingue che non conosce e cose così, quindi se lo spirito santo effettivamente è a casa sua, di cosa si tratta? Schemi mentali belli e buoni anche questi dato che comunque spesso queste cerimonie sono legate all’ambiente della chiesa? E da qui parte un’altra considerazione; entrando nel merito della pranoterapia con chi pratica queste cerimonie sovente il pranoterapeuta non è visto di buon occhio, è giudicato perché cura usando le sue mani, come se sfidasse Dio e gli mancasse di rispetto, nonostante le scritture che loro stessi leggono dicano il contrario, come hai già scritto tu in un altro articolo.
    Ma allora come mai le preghiere in lingua e con imposizione delle mani fatte da preti e simili vanno bene?
    Forse perché il pranoterapeuta che conosce il mondo delle energie quando cura lo fa con amore solo per fare del bene.

  8. laura ha detto:

    Ancora due domande :dici che il pranoterapeuta non deve mai essere sicuro di se stesso,perche’?per il senso di umilta’ che deve avere verso le energie che provengono da lassu’?
    Quando dici”quando lo vedro’ coi miei occhi l’angelo custode allora…”perdonami nel mondo delle energie si parla di sentire non di vedere,magari non centra nulla l’osservazione o utilizzi quel verbo solo per sottolineare il fatto che chi non svolge sinceramente questa missione non sa Chi si puo’ trovare davanti un giorno….grazie

  9. laura ha detto:

    Ciao Marco, l’ umilta’ che che non si puo’ studiare sui libri ma solo conquistarla e conoscerla coi nostri sforzi allora ci puo’ far intraprendere lo studio della pranoterapia?
    L’ho letto piu’ volte l’articolo e quello che traspare maggiormente e’ questo avvertimento a coloro che si improvvisano pranoterapeuti.
    Perche’ parli di favole? Perche’ prima di tutto bisogna credere a cio’ che si sta facendo con convinzione?

  10. Arturiano ha detto:

    Ho letto attentamente, tutti gli articoli che Lei ha pubblicato fino ad ora; sono rimasto un po’ perplesso!
    Perché per spiegare la Sua visione di pranoterapia, deve screditare una religione nata più di 2000 anni e che risulta essere la religione più diffusa su questo pianeta! Complimenti, proprio una bella mossa! E’ ovvio che nessuno sia stato in grado di vedere la discesa dello Spirito Santo. Se facessi questa domanda al Santo Padre, secondo Lei, che cosa mi potrebbe rispondere? Si l’ho vista? Certo che no!
    Non penso proprio, che Lei abbia così tanti “seguaci”; forse Lei avrà solo un gruppo limitato di persone (probabilmente, in maggioranza donne), facilmente circuibili e pieni di problemi, che disperate si sono rivolte a Lei.
    Queste poverette, hanno riposto in Lei la piena fiducia: credono in Lei?! Ma come è possibile che nel XXI secolo, ci siano ancora qualcuno che creda a questi santoni, fantomatici guaritori!
    Mi permetta una semplice domanda: quando Lei “mette le mani”, predilige un posto in particolare? Probabilmente dipende da chi ha di fronte: se donna, probabilmente insisterà su …
    Data la Sua enorme preparazione ed il continuo studio dell’argomento (28 anni sono tanti; se fosse un universitario sarebbe un tantino un po’ fuori corso!), è in grado di usare altre parti anatomiche del Suo corpo? Se si quant’è la durata della sessione di pranoterapia? Mi raccomando sia preciso.
    Nonostante tutto, mi è simpatico: ho visto la Sua foto nella pagina della biografia del Suo sito personale.

    • monica ha detto:

      Chi è scettico probabilmente vede le cose a priori, evidentemente senza conoscere.
      La pranoterapia credo non faccia distinzione tra corpo maschile e femminile né sulle parti anatomiche .così à per le mani di Marco.
      C’è un corpo da guarire , punto e basta.

    • laura ha detto:

      Caro Arturiano,se veramente ci sei ed esisti, per quale motivo devi trarre delle conclusioni su Marco e sul suo operato se neppure lo conosci?
      Ti consiglierei di approfondire la sua conoscenza,se non hai timore, cosi’ capirai se e’ cio’ che cercavi.
      grazie!

    • giosino ha detto:

      Caro Arturiano,
      certo che essere ironici senza conoscere a fondo le persone, la loro vita, i loro ideali ecc. è veramente molto facile!!! Il riferimento ai “Cabarettisti” mi pare d’obbligo. Purtroppo per poter sopravvivere ho dovuto(e anche voluto) studiare e ho preso due lauree (una a spese di mio padre l’altra a spese mie e di mia moglie) al Politecnico di Torino e dopo quarant’anni quando mi confronto con Marco mi sento ancora IGNORANTE. Forse quarant’anni di Laurea ed il lavoro mi hanno fatto dimenticare le mie conoscenze?). Come credo tu abbia capito io sono di sesso maschile, cioè uomo a tutti gli effetti, (e non una donna cioè una di quelle che Lei definisce “poverette” che credono in Marco solo perché “…santone, fantomatico guaritore”). E veniamo ai “Santi Padri” e Prelati della Chiesa: forse Lei non sa che cosa dire di Giulio II, di Celestino V, del cardinale Richelieu e di tutti quei Santi Padri che in vita, con il loro Potere Temporale (Terreno) camuffato dal Potere Spirituale, hanno CONTRASTATO con tutte le loro possibilità quel Frate Francesco, quel Padre Pio e quei tanti altri autentici messaggeri dell’Esistenza e della Presenza di DIO in Terra e nell’Universo. E’ meglio per Lei non sapere cosa dire, e non conoscere quindi, perché nell’agiatezza della Vita Terrena si vive meglio e si crede di essere a posto con la propria coscienza. D’altronde POI anche Padre Pio e Frate Francesco sono stati resi SANTI, dopo la loro morte quando non potevano più …rompere. Forse per i vertici della Chiesa poteva essere uno dei modi per riconoscere quanto li avevano fatti tribulare in vita, mettendosi a posto con la coscienza!!! (non so se sia proprio così, ma quest’ultima mia potrebbe anche sembrare una battuta da cabarettista!).
      Come avrà capito e per fortuna ci sono opinioni diverse che non devono però prevalere con la forza dell’ignoranza ma solo con il Grande Potere del Pensiero dell’intelletto umano.
      Pur non avendo visto la sua foto mi è simpatico.
      Giosiniano

  11. Ivan ha detto:

    Ciao Marco, perche’ dici che il Pranoterapeuta deve umiliarsi verso il prossimo in conseguenza della sua insicurezza? Ma da dove viene questa sua convinzione di essere un tramite di Qualcuno piu’ in alto di lui se in effetti non e’ reale cio’? Quindi se lui e’ convinto che un Angelo lavora attraverso lui avra’ la certezza che a lui stesso nulla potra’ accadere, ma cosi’ facendo sottovaluta sia il trattamento che la persona trattata e gli effetti su di lui, almeno questo mi e’ sembrato di capire.

  12. Ivan ha detto:

    Ho notato che in questo blog non c’e’ la tua foto personale ma hai optato per un simbolo, sarebbe interessante approfondire anche questo discorso legato al simbolismo ed all’esoterismo.

  13. gioel ha detto:

    lauto stima im-mOvimento
    ΠIoTA controllar si
    Eh quantispazIo vuoto…

  14. Êl Manu ha detto:

    Ciao se possibile vorrei porti un quesito su una cosa che mi è capitato di vedere. Una volta durante una messa notavo che il prete più di una volta imponeva le mani verso coloro che seguivano la messa. Ora personalmente ammetto di non conoscere le forme e i modi in cui viene svolta una messa cattolica quindi non capivo se fosse un movimento simbolico che tutti fanno mentre celebrano o meno. Fosse una cosa simbolica allora il punto non si pone e finisce qui ma se invece così non fosse la domanda che mi sono allora fatto è stata: senz’altro ci sono dei preti che conoscono la pranoterapia, ho sentito parlare di prano che impongono le mani a distanza, supponiamo che lui fosse energeticamente forte, possibile stesse praticando della prano ai fedeli senza che loro ne sapessero nulla?
    Ciao

  15. christophe ha detto:

    L’importanza della sicurezza.
    Il pranoterapeuta si espone completamente.
    Non c’è margine d’errore.
    Per questo occorre conoscere sè stessi e le proprie energie.

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