Eccomi. Oggi volevo dirvi alcune cose riguardanti la nostra società; noi pensiamo di essere avanti ma in realtà siamo ancora, come duemila anni fa, non è cambiato niente. Ossia: se notate prima avevamo il re, poi sono arrivati i romani, che avevano creato il governo, sempre a Roma; la chiesa c’è sempre stata e addirittura anche lì con i pro e i contro che al giorno d’oggi ci sono.
A questo punto vorrei chiedere a tutti voi che scrivete e mi seguite, che cosa è cambiato e cosa c’è di emancipato?
Un altro esempio da quando sono nati i motori a scoppio, ossia le prime macchine, siamo stati solo in grado di perfezionarli ma non di inventare delle sostanze, in alternativa al petrolio.
Se guardate solo con piccoli esempi, vi dimostro che siamo sempre fermi ad allora; anzi pagavamo le tasse allora e adesso continuiamo a pagarle.
Pensate che la giustizia così chiamata, l’ha creata un papa e da allora è rimasta tale; magari perfezionata ma è sempre uguale, e come non era uguale per tutti allora, non lo è anche oggi.
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18 risposte a “Noi pensiamo di essere avanti”
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Ciao Marco. Penso che nell’evoluzione della civiltà fino ad oggi nulla sia cambiato. La sete di supremazia degli uni sugli altri è sempre esistita. Oggi, rispetto ai primordi, è molto più pericolosa perché il nucleare e le armi chimiche possono, in pochi attimi, sterminare qualsiasi tipo di essere vivente.Siamo progrediti con le.invenzioni rispetto tempi passati, anche se molte di queste portano danni irreversibili alla Natura. Sono troppi gli interessi che girano attorno al petrolio perché i cosiddetti “potenti” utilizzino le alternative per i motori a scoppio già inventate ma tenute chiuse in un cassetto. Nessun cambiamento, quindi, rispetto ai tempi passati, ma gli stessi sentimenti amplificati fino all’esasperazione che, purtroppo, porteranno alla rovina dell’ essere umano.
Ciao, leggo da qualche giorno questo blog ma non capisco molte cose e spero che tu possa rispondermi.
Ad esempio nell’ultimo articolo che hai scritto, non capisco cosa intendi quando dici che siamo fermi a duemila anni fa.. Le condizioni di vita dell’uomo sono cambiate completamente da allora e tu stesso affermi che sono state fatte delle scoperte e che nel tempo sono state migliorate..
I governi e la chiesa sono sempre serviti a regolare la vita in società, dovrebbero migliorare ma da quello che scrivi sembrerebbe che non dovrebbero esistere..
Anche la condizione di esseri come le donne ad esempio, che una volta non contavano oggi è cambiata, sia nella società che in famiglia oggi sono rispettate apprezzate e considerate dagli uomini..
Ho l’impressione che tu parli di qualcosa che non capisco.. Grazie
Ciao Marco, si è vero quasi tutto è ancora uguale a 2000 anni fa, ben camuffato da una finta evoluzione. D’altra parte i potenti sono sempre stati molto bravi a farci vedere e percepire solo quello che volevano loro tenendoci invece all’oscuro da ciò che per loro era scomodo farci sapere. Siamo rimasti gli stessi egoisti e avidi di un tempo … quante Sodoma e Gomorra esistono ancora al giorno d’oggi e quanti venerano il dio danaro. tutto è ben mascherato, si siamo ci siamo evoluti come stile di vita materiale, ma siamo rimasti i soliti poveri dentro, abbiamo innalzato l’apparire a discapito dell’essere.
Si l uomo si è evoluto migliorando le condizioni di vita ma è fermo e soprattutto mi viene da dire facevano le guerre allora è le stiamo facendo ancora oggi è chi ne paga le conseguenze sono sempre i soliti grazie
Quello che tu hai scritto, in questo articolo, può essere rappresentato molto bene dal film “2001 Odissea nello spazio” del regista Stanley Kubrick.
Molto brevemente, il film racconta, nelle sue 4 parti, il cambiamento, l’evoluzione dell’uomo e della sua mente.
In questo caso, importante è la parte dove, l’uomo giocando con una carcassa di animale, si rende conto che l’osso può essere usato come arma.
La consapevolezza di essere individuo, porta ad utilizzare l’arma, inizialmente per difendere il proprio gruppo, e successivamente per prevalere sugli altri, con l’entrata in gioco della violenza e con la nascita delle disuguaglianze.
Questo dimostra che forse, l’unico vero cambiamento, sta nel fatto di essere glabri ed in grado di camminare in modo eretto.
Le classi privilegiate hanno vissuto la loro esistenza terrena in modo agiato allora e lo fanno ancor oggi, tutti gli altri venivano tenuti nell’ ignoranza ed erano macchine da lavoro o da guerra, questo ancora oggi.
Cambiano gli strumenti con cui si controlla il popolo, sono più fini, più evoluti. Ma non cambia la sostanza, ognuno si deve uniformare ad un modello, ognuno deve essere controllabile. Oggi abbiamo la possibilità di comunicare molto più in fretta ma nonostante questo le persone vengono sempre tenute molto lontane dalla verità, basta guardare tutte le bugie ripetute in televisione che diventano la verità per molti.
Ma le potenzialità della cominucazione oggi sono sempre un’arma a doppio taglio, a saper cercare si trova anche questo blog.
Parli di evoluzione, cioè di qualcosa che cambia gradualmente, ma sempre seguendo la stessa direzione. Questo non fa paura a nessuno. Una rivoluzione vuol dire rompere tutti gli schemi ed indicare una nuova direzione. E questo fa paura.
Ciao,e’ vero,la nostra societa’ nell’arco degli anni si e’ evoluta,sono arrivate le tecnologie, che hanno portato miglioramenti alla la nostra vita ,sotto certi aspetti,ma fino a che punto?Siamo sempre piu’ tassati e controllati e abbiamo una vita talmente frenetica,che non sappiamo nemmeno piu’ sorridere.Non riusciamo piu’ a vivere in un modo semplice,perche’ vogliamo sempre di piu’e il di piu’ si paga sempre, in tutti i modi.
Ciao, leggendo questo articolo viene allora da pensare che da duemila anni a questa parte c’è un gruppo ristretto di individui che conosce molto bene quello che chiami anche in altri articolo mondo delle energie, altrimenti come sarebbe possibile tenere tutte queste masse in una situazione simile a quella di duemila anni fa. E quindi anche tutte le varie invenzioni tecnologiche o in campo sociale sono semplicemente dei diversivi, degli zuccherini per far contente le bestie. Mi viene in mente il suffragio universale come esempio di questo. Un’altra cosa che salta all’occhio è il termine “complottista” molto usato di questi tempi, guarda caso nel momento in cui uno comincia a notare certe cose sulla società chissà perché viene etichettato con quella parola. Ma allora la domanda che mi viene è: quindi nella società programmata è un po’ tutta una questione di culo, perché da un momento all’altro può trasformarsi in una guerra tutti contro tutti e c’è solo da sperare di non trovarsi in mezzo.
“Una volta c’erano gli schiavi con le catene,adesso ci sono gli schiavi con il conto corrente.” Cit.: …
Un tempo la gente comune veniva tenuta nell ‘ignoranza a causa dell’analfabetismo. …oggi la gente studia e conosce ma anche i potenti sono a diventati più bravi a nascondere ciò che non deve essere conosciuto
Quando una scoperta va contro gli interessi di chi detiene il potere, viene ostacolata , occultata, succede da secoli.
Lo scopritore screditato, a volte scompare insieme ai risultati dei suoi studi.
Hai ragione Marco,è tutto uguale, l’unica cosa che abbiamo in più, sono i grandi avanzamenti delle tecnologie. Purtroppo, anche queste, per ragioni di interessi,a volte vengono usate solo se conviene.
Si vive nell’ era della tecnologia e si pensa di essere emancipati non rendendosi conto che invece ci ha reso schiavi e ha fatto in modo che si perdesse la libertà dell’ individuo . Monitorati e controllati dai computer , dai flussi telematici che gestiscono la vita di ognuno , sopraffatti dalla burocrazia che tutela una privacy che non esiste più . Anche nell’ antichità esistevano sopprusi , ingiustizie, schiavitù, ma l’ uomo possedeva la sua individualità, esisteva , ma ora e’ diventato solo un numero all’ interno di un grande computer che come un burattinaio gestisce le masse impedendo una crescita evolutiva e fermando il tempo a 2000 fa’ nonostante le apparenze.
Ogni cambiamento ed emancipazione richiede una rottura netta con cio’ che l’ha preceduto/a, ma se cio’ fosse vero dopo 2000 anni la societa’ non sarebbe solo diversa ma sarebbe ad un livello energetico tale che non esisterebbe piu’ per come la conosciamo.
Ed invece la storia ci dimostra che si ripete sempre, certo cambiano i personaggi e le situazioni ma il risultato finale e’ sotto gli occhi di tutti.
Lo spegnimento intellettuale dei singoli teso ad uniformare tutti e’ evidente perfino nei bambini, ogni capacita’ e caratteristica individuale viene imprigionata e chiusa dietro sbarre invisibili che cambiano il destino e lo scopo di ciascuno di noi in questa vita. Rendersene conto e’ il primo passo
Io credo che in alcuni ambiti passi avanti se ne sono fatti come nel caso della tecnologia applicata alla chirurgia dove fino a qualche anno fa alcuni interventi erano impensabili.
Nello stesso tempo faccio fatica a capire come con tanto benessere ci siano persone che muoiono ancora per malnutrizione o per banalissime malattie. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione? Forse va bene cosi’??
Ciao marco, letto quest’articolo e alcuni precedenti, viene da pensare che più che esserci emancipati o evoluti, ci siamo messi inconsapevolmente a disposizione di chi ha creato tutto questo sistema, che in realtà e volto a controllare e tenere nell ignoranza il popolo. Ci siamo migliorati su tante cose, o almeno ce lo hanno fatto credere, dandoci delle “comodità”, tenendo così in “standbye” il nostro cervello e la nostra volontà!guarda caso ogni invenzione e fatta x avere potere o fare soldi, sempre a tutto pro di istituzioni e governi.
Noh! l’antica arte: “che Tragedia”!
mA “santi” Nubi, possibile
l’essere umano sia come 1 struzzo
che corre tra strutture piramidali,
xde piume pesanti,
finchè il cuore,
in fiamme da 1 lato ,
trafitto da lame dall’altro,
non si ferma a fare il punto?
lux
in lex
luc@